“Un maestro percorreva con la barca un piccolo fiume, mentre remava era intento a studiare testi molto complessi di teologia coranica ,fra l’altro formule magiche.
Il suo studio fu distolto da una nenia che proveniva dalla riva, si voltò e vide un giovane che stava ripetendo delle formule sacre, fra l’altro la formula per camminare sulle acque.
Fu inorridito dalla pronuncia orripilante del ragazzo, dall’intonazione sbagliata e… evidentemente pensò al ragazzo era stato insegnato in modo non corretto come recitare e intonare.
Decise di andare in suo soccorso, remò fino alla riva.
Il ragazzo appena lo vide si inchinò, riconoscendolo come un grande maestro, e salutò con riverenza, dopo di che il maestro spiegò la corretta pronuncia, la giusta intonazione etc.
Passò del tempo ed il ragazzo sembrava avere fatto dei progressi così il maestro partì tutto soddisfatto e incominciò a remare quando ,udendo la voce del ragazzo che recitava la formula magica rimase scioccato perché’ recitava peggio di prima e allora concluse fra se e se “ che a certe persone sarebbe meglio non insegnare nulla e lasciarle nella loro ignoranza” .
Ma ecco che sentì una voce alle spalle , si voltò e vide il ragazzo che camminava sulle acque e tutto trafelato chiedeva “maestro, maestro mi può per favore rispiegare tutto , non ho capito come devo recitare correttamente”.
Bene possiamo immaginare la faccia del maestro.
Sicuramente una fede incrollabile ,unita ad una volontà determinata e all’innocenza di un bimbo connesso con la Sorgente possono fare molto di più che complessi studi accademici e di chi ha perso la strada dell’umiltà.
Ora il punto: cosa dobbiamo fare per raggiungere il NOSTRO CORPO DI LUCE’’ il ragazzo può insegnarci qualcosa?
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